Solo un pari dopo la sconfitta della scorsa settimana. Un misero pari per il Rugby Cernusco, al termine di una gara falsata da un campo ai limiti della praticabilità giocata contro un buon CUS Milano. Si gioca al mattino, nel mitico Giuriati di Milano con temperatura polare; il campo è una immensa lastra di ghiaccio, è difficile stare il piedi con i tacchetti di ferro che non affondano nel terreno e ad ogni mischia se ne vedono delle belle. Il Cernusco e il Cus Milano iniziano guardinghi, ma il Cernusco appare spento rispetto a domenica scorsa. Tanti errori da una parte e dall’altra fino alla meta Milanese che scuote il Cernusco. La mischia guidata da capitan Lasorsa inizia a registrarsi, “San” Paolo Benussi guida il plotoncino delle terze linee come un orso bianco tra i ghiacci e Faina con i suoi calci muove i tre quarti con la novità Zapparoli in apertura. Proprio da un calcio di Faina, Loffredo, agile ed elegante come un cigno pattina veloce verso l’area di meta e tra la confusione di compagni ed avversari che non riescono a reggersi in piedi schiaccia a ghiaccio con stile la meta del pari. Nel miglior momento del Cernusco però un errore difensivo costa ai ragazzi di Marchetti una meta trasformata: 12 – 5 e fine del tempo con Capitani Lasorsa infortunato. Ripresa inguardabile da entrambe la parti, gioco confuso, molti falli, poche idee. Si rischia di perdere ma Cernusco stavolta ha l’arma segreta: Assandro decide per un attimo di tornare alle sue origini sportive: il campo gli ricorda una pista di hockey su ghiaccio, e cosi la seconda linea si improvvisa giocatore NHL e con un paio di schettinate travolge la difesa avversaria e schiaccia la meta del pari con la trasformazione di Giglio. Alla fine Cernusco rischia anche di vincere ma il risultato non cambia sul ghiaccio di Milano.
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![]() ![]() 3.2.05
CUS Milano - Cernusco
Marcello Barisione - tutti i diritti riservati
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