Gli eroi di Borgo
Da: Inserto alla Gazzetta dello sport - 2000 - 2010
Un decennio di sport in Italia
Data: Agosto 2017
Titolo: la nascita di una leggenda
Cernusco è ormai una realtà del rugby internazionale, dopo le due
Coppe dei Campioni vinte consecutivamente due anni or sono, le
sfortunate finali perse negli ultimi due anni e la strepitosa
striscia di 10 scudetti vinti consecutivamente dal 2007 ad oggi. Il
settore giovanile in piena espansione, un impianto polifunzionale che
ha reso Cernusco famosa nel mondo e uno stadio, il "Fornaroli" ,che
con i suoi 114.000 posti è divenuto dalla sua inaugurazione la mecca
di ogni rugbista del paese. Moltissimi sono stati e sono i giocatori
del Cernusco che hanno indossato la mitica maglia azzurra e proprio
grazie al Cernusco la nostra nazionale ha raggiunto la storica finale
nella passata edizione della coppa del mondo ed è sempre grazie
all'apporto delle furie grigio - amaranto che l'Italia riesce ad
aggiudicarsi il primo Sei Nazioni della sua storia nell'ormai lontano
2012. Oggi come allora la nazionale, guidata dal neo coach, nonche ex-
bandiera grigio amaranto Niccolò Lasorsa (tutti lo ricordiamo come
grintoso ex hooker della compagine cernuschese) può vantare ben 12
elementi della franchigia grigio - amaranto.
Tutti sanno che rugby in italia ormai vuol dire Cernusco, ma pochi
sanno quali sono le origini di quella che in breve tempo è divenuta
una realtà sportiva internazionale.
Noi della gazzetta ci abbiamo provato a scavare nel passato della piu
titolata squadra italiana e tra racconti di vita vissuta e ronache di
vittorie annuciate abbiamo trovato qualcosa di davvero interessante.
E'una piovosa domenica di autunno, il Cernusco milita nel campionato
nazionale di serie C, e come ogni anno si prepara ad affrontare una
stagione difficile. La fusione tra i vecchi delle passate stagioni e
nuovi reduci dall'under 21, il cambio di panchina, la mancanza di uno
sponsor e una serie incredibile di infortuni. Il Cernusco deve
giocare la gara di ritorno della prima fase del campionato dove è
costretta ad incontrare squadre reduci da serie maggiori e meglio
organizzate. La squadra è raffazzonata, sembra quasi votata alla
sconfitta,molti sono gli elementi mancanti tra cui il capitano
Benussi, lo stesso che 3 anni dopo alzerà al cielo la prima coppa
italia della storia del Cernusco. La gara sembra a senso unico e
anche dalle tribune il pubblico sembra quasi aspettarsi l'epilogo di
una gara scontata. Il rugby è sport vero, vince che ha voglia e chi
crede di piu nell proprie possibilità, cosi nonostante tutto e contro
ogni previsione sull'erba di Poncarale è il Cernusco che parte alla
grande, cercando di tenere testa ai ben più quotati avversari.
L'allenatore di allora, Nicola Marchetti, oggi allenatore dei London
Irish ha motivato a puntino la squadra e sin dalle prime battute si
capisce che il ragazzi del Cernusco hanno qualcosa in piu.
Ricostruire quella partita è stato difficile; difficile è stato
recuperare i referti di quella gara, persi tra gli oceani degli
archivi federali e ancora piu difficile è stato per chi scrive
intervistare i protagonisti di una delle pagine di storia piu
apprezzate del rugby nostrano. Forse gelosi del ricordo di quel
giorno, quasi fosse un dono concesso dagli dei, i fortunati che
scesero in campo quel giorno non amano raccontare volentieri la
storia di Borgo Poncarale. Schivi deviano sulla domanda, oppure
fingono di non ricordare...pochi sono i frammenti, poche le
sansazioni che siamo riusciti a riordinare...
...una meta sensazionale di Barisione che dopo la promozione in serie
A del Cernusco si trasferirà in america dove con Flyers di
Philadelphia vincerà 5 stanely Cup (lo ricordiamo anche qualche anno
dopo compiere per primo un lancio spaziale interplanetario, sempre
senza patente di guida)
... il Capitano Lasorsa, oggi apprezzato C.T. della nazionale, che
carica la squadra, con quell'ormai famoso motto: "in bocca al lupo
ragazzi" che ormai è divenuto leggenda negli spogliatoi di tutto il
mondo e il triplice "hurra!!" dei ragazzi a fine partita, rilevato
anche dagli istituti di geofisica della regione lombardia ancora in
allarme per il terremoto di pochi giorni prima. Ricordi gelosamente
custoditi, da persone normali che da quel momento diventano eroi.
Cernusco fa la partita, il Borgo Poncarale che per qualificarsi nel
girone di elite deve vincere con buono scarto ma non riesce a
decollare, i bresciani vanno a segno tre volte e trasformano anche un
calcio ma è il Cernusco che fa gioco... i fratelli Sala, si, i mitici
sala del Cernusco campione d'Italia dettano i tempi alla mischia piu
possente che la nazionale abbia avuto ma che in quel frangente sembra
poca cosa rispetto ai giganti del Borgo. Brambilla , fratello del
mitico Matteo, reponsabile tecnico della mischia azzura, non sbaglia
una palla e permette al tre quarti di giocare alla grande sotto la
guida dell'altra leggenda Mucci. L'allora giovane rockstar, (i suoi
alcoolica suoneranno proprio domani al "Fornaroli" davanti ad uno
stadio per i quale si prevederà il tutto esaurito) regala palloni
d'oro e non manca un placcaggio, infliggendo ai bresciani una dura
punizione. Mucci allora studente e promessa dell';epic metal nostrano
da allora non sbaglierà piu un colpo, vincerà tutto il possibile con
il Cernusco e finira la sua carriera sportiva nella sua squadra di
calcio Real Bultano attualmente militante in serie C1 e della quale è
anche presidente onorario. Storie straordinarie, storie di eroi, eroi
che in una giornata cambiarono i loro destini; abbiamo già parlato
della sensazionale meta di Barisione ma la partita non è ancora
finita. Il primo tempo si conclude con il Cernusco ancora ad
inseguire e sembra dalle testimonianze che all'intervallo nessuno tra
i gladiatori milanesi sia scambiato una parola, quasi fossero stati
gli stessi giocatori vittime di un incantesimo non ancora finito.
Pronti via, si riparte è adesso è solo Cernusco che gioca, Mapelli,
l'uomo del ponte sullo stretto, l'ingegnere piu discusso d'Italia
dopo il crollo dell' estate scorsa a quei tempi è ancora il simbolo
stesso della velocità. Alcuni testimoni del Borgo giurano di aver
visto delle piccole alette spuntare dai calzettoni del fenomeno e che
ogni tentativo di placcaggio andasse a vuoto quasi l'ingegnere fosse
composto di sostanza fluida. Cernusco intanto domina, due mete,
passaggi sensazionali e difesa grintosa, il Borgo le prova tutte ma
quando i bresciani attaccano i ragazzi di Marchetti danno il meglio
di loro. Mediano di mischia è Gigliotti, ancora in possesso del
record di realizzazioni in una partita (Cernusco - Benetton TV del
30/11/2007 80 - 12 ).
La gara sembra decisa a favore degli ospiti ma il destino decide che
vincere sarebbe troppo, Sala Denis al suo rientro da infortunio dopo
una gara sensazionale compie un miracolo e recupera una palla già
persa, tutto regolare ma l'arbitro, sino ad allora impeccabile,
decreta ingiustamente la punizione del pareggio bresciano. Non
Importa. Il futuro è cambiato. Cernusco pareggia a borgo senza Kiran
e l’impresa è compiuta. Ognuno da quel momento sarà conscio delle
proprie possibilità e non sbaglierà mai piu nulla nella vita,
sportiva e non. Lasorsa scoppia in lacrime e intona un Fly Song (il
famoso inno ormai paragonato alla Haka neozelandese) che da quel
momento non smetterà mai di volare più in alto.
Quindici anni dopo il Borgo ecco che fine hanno fatto i protagonisti
di quella magica giornata:
Lasorsa: Vincerà tutto il possibile con il Cernusco, e si ritirerà
dalle competizioni nel 2010. Attualmente l’avvocato di Milano è il
tecnico della Nazionale Italiana. Sportivo modello vanta tra le sue
imprese giovanili una finale juniores al torneo di Wimledon . Sarà
anche timoniere della barca "Smoke" nelle fasi eliminatorie dell'America's Cup del 2015.
Sala Denis: Con suo fratello porterà Cernusco a vincere il campionato
del 2007, attualmente è responsabile del settore giovanile della
squadra. Titolare della linea aerea Salair è anche consigliere di
lega. Suo Fratello Kabir è il flanker dello Stade Francais e vanta
gia sette presenza in nazionale.
Sala Loris: Dopo la scudetto del 2007 verrà travolto dallo scandalo
Castoldi. Accusato di furto resterà in prigione 3 anni prima di
tornare nel mondo dello sport come preparatore atletico del Valencia.
Attualmente ha lasciato il mondo dello sport per dedicarsi alla sua
passione, il teatro, dove recita al fianco di Milla Jovovic in Sette
spose per sette fratelli
Francesco Mucci: Riesce per tutta la sua brillante carriera a vestire
sia il ruolo del rugbista sia quello della rockstar. Anche lui non si
muoverà piu da Cernusco dove la cittadinanze gli ha dedicato una
statua. Con la squadra Cernuschese vincerà lo storico scudetto del
2007 e verrà convocato in nazionale nello stesso anno. Vanta 39
presenze in azzurro con 12 mete all'attivo. Con gli alcolica
pubblicherà quattro album che gli varranno il disco di platino nel
2012. Tuttora single vanta una palmares da amatore di tutto rispetto,
ma il suo cuore è quello senza macchia di un rugbista purosangue.
Un decennio di sport in Italia
Data: Agosto 2017
Titolo: la nascita di una leggenda
Cernusco è ormai una realtà del rugby internazionale, dopo le due
Coppe dei Campioni vinte consecutivamente due anni or sono, le
sfortunate finali perse negli ultimi due anni e la strepitosa
striscia di 10 scudetti vinti consecutivamente dal 2007 ad oggi. Il
settore giovanile in piena espansione, un impianto polifunzionale che
ha reso Cernusco famosa nel mondo e uno stadio, il "Fornaroli" ,che
con i suoi 114.000 posti è divenuto dalla sua inaugurazione la mecca
di ogni rugbista del paese. Moltissimi sono stati e sono i giocatori
del Cernusco che hanno indossato la mitica maglia azzurra e proprio
grazie al Cernusco la nostra nazionale ha raggiunto la storica finale
nella passata edizione della coppa del mondo ed è sempre grazie
all'apporto delle furie grigio - amaranto che l'Italia riesce ad
aggiudicarsi il primo Sei Nazioni della sua storia nell'ormai lontano
2012. Oggi come allora la nazionale, guidata dal neo coach, nonche ex-
bandiera grigio amaranto Niccolò Lasorsa (tutti lo ricordiamo come
grintoso ex hooker della compagine cernuschese) può vantare ben 12
elementi della franchigia grigio - amaranto.
Tutti sanno che rugby in italia ormai vuol dire Cernusco, ma pochi
sanno quali sono le origini di quella che in breve tempo è divenuta
una realtà sportiva internazionale.
Noi della gazzetta ci abbiamo provato a scavare nel passato della piu
titolata squadra italiana e tra racconti di vita vissuta e ronache di
vittorie annuciate abbiamo trovato qualcosa di davvero interessante.
E'una piovosa domenica di autunno, il Cernusco milita nel campionato
nazionale di serie C, e come ogni anno si prepara ad affrontare una
stagione difficile. La fusione tra i vecchi delle passate stagioni e
nuovi reduci dall'under 21, il cambio di panchina, la mancanza di uno
sponsor e una serie incredibile di infortuni. Il Cernusco deve
giocare la gara di ritorno della prima fase del campionato dove è
costretta ad incontrare squadre reduci da serie maggiori e meglio
organizzate. La squadra è raffazzonata, sembra quasi votata alla
sconfitta,molti sono gli elementi mancanti tra cui il capitano
Benussi, lo stesso che 3 anni dopo alzerà al cielo la prima coppa
italia della storia del Cernusco. La gara sembra a senso unico e
anche dalle tribune il pubblico sembra quasi aspettarsi l'epilogo di
una gara scontata. Il rugby è sport vero, vince che ha voglia e chi
crede di piu nell proprie possibilità, cosi nonostante tutto e contro
ogni previsione sull'erba di Poncarale è il Cernusco che parte alla
grande, cercando di tenere testa ai ben più quotati avversari.
L'allenatore di allora, Nicola Marchetti, oggi allenatore dei London
Irish ha motivato a puntino la squadra e sin dalle prime battute si
capisce che il ragazzi del Cernusco hanno qualcosa in piu.
Ricostruire quella partita è stato difficile; difficile è stato
recuperare i referti di quella gara, persi tra gli oceani degli
archivi federali e ancora piu difficile è stato per chi scrive
intervistare i protagonisti di una delle pagine di storia piu
apprezzate del rugby nostrano. Forse gelosi del ricordo di quel
giorno, quasi fosse un dono concesso dagli dei, i fortunati che
scesero in campo quel giorno non amano raccontare volentieri la
storia di Borgo Poncarale. Schivi deviano sulla domanda, oppure
fingono di non ricordare...pochi sono i frammenti, poche le
sansazioni che siamo riusciti a riordinare...
...una meta sensazionale di Barisione che dopo la promozione in serie
A del Cernusco si trasferirà in america dove con Flyers di
Philadelphia vincerà 5 stanely Cup (lo ricordiamo anche qualche anno
dopo compiere per primo un lancio spaziale interplanetario, sempre
senza patente di guida)
... il Capitano Lasorsa, oggi apprezzato C.T. della nazionale, che
carica la squadra, con quell'ormai famoso motto: "in bocca al lupo
ragazzi" che ormai è divenuto leggenda negli spogliatoi di tutto il
mondo e il triplice "hurra!!" dei ragazzi a fine partita, rilevato
anche dagli istituti di geofisica della regione lombardia ancora in
allarme per il terremoto di pochi giorni prima. Ricordi gelosamente
custoditi, da persone normali che da quel momento diventano eroi.
Cernusco fa la partita, il Borgo Poncarale che per qualificarsi nel
girone di elite deve vincere con buono scarto ma non riesce a
decollare, i bresciani vanno a segno tre volte e trasformano anche un
calcio ma è il Cernusco che fa gioco... i fratelli Sala, si, i mitici
sala del Cernusco campione d'Italia dettano i tempi alla mischia piu
possente che la nazionale abbia avuto ma che in quel frangente sembra
poca cosa rispetto ai giganti del Borgo. Brambilla , fratello del
mitico Matteo, reponsabile tecnico della mischia azzura, non sbaglia
una palla e permette al tre quarti di giocare alla grande sotto la
guida dell'altra leggenda Mucci. L'allora giovane rockstar, (i suoi
alcoolica suoneranno proprio domani al "Fornaroli" davanti ad uno
stadio per i quale si prevederà il tutto esaurito) regala palloni
d'oro e non manca un placcaggio, infliggendo ai bresciani una dura
punizione. Mucci allora studente e promessa dell';epic metal nostrano
da allora non sbaglierà piu un colpo, vincerà tutto il possibile con
il Cernusco e finira la sua carriera sportiva nella sua squadra di
calcio Real Bultano attualmente militante in serie C1 e della quale è
anche presidente onorario. Storie straordinarie, storie di eroi, eroi
che in una giornata cambiarono i loro destini; abbiamo già parlato
della sensazionale meta di Barisione ma la partita non è ancora
finita. Il primo tempo si conclude con il Cernusco ancora ad
inseguire e sembra dalle testimonianze che all'intervallo nessuno tra
i gladiatori milanesi sia scambiato una parola, quasi fossero stati
gli stessi giocatori vittime di un incantesimo non ancora finito.
Pronti via, si riparte è adesso è solo Cernusco che gioca, Mapelli,
l'uomo del ponte sullo stretto, l'ingegnere piu discusso d'Italia
dopo il crollo dell' estate scorsa a quei tempi è ancora il simbolo
stesso della velocità. Alcuni testimoni del Borgo giurano di aver
visto delle piccole alette spuntare dai calzettoni del fenomeno e che
ogni tentativo di placcaggio andasse a vuoto quasi l'ingegnere fosse
composto di sostanza fluida. Cernusco intanto domina, due mete,
passaggi sensazionali e difesa grintosa, il Borgo le prova tutte ma
quando i bresciani attaccano i ragazzi di Marchetti danno il meglio
di loro. Mediano di mischia è Gigliotti, ancora in possesso del
record di realizzazioni in una partita (Cernusco - Benetton TV del
30/11/2007 80 - 12 ).
La gara sembra decisa a favore degli ospiti ma il destino decide che
vincere sarebbe troppo, Sala Denis al suo rientro da infortunio dopo
una gara sensazionale compie un miracolo e recupera una palla già
persa, tutto regolare ma l'arbitro, sino ad allora impeccabile,
decreta ingiustamente la punizione del pareggio bresciano. Non
Importa. Il futuro è cambiato. Cernusco pareggia a borgo senza Kiran
e l’impresa è compiuta. Ognuno da quel momento sarà conscio delle
proprie possibilità e non sbaglierà mai piu nulla nella vita,
sportiva e non. Lasorsa scoppia in lacrime e intona un Fly Song (il
famoso inno ormai paragonato alla Haka neozelandese) che da quel
momento non smetterà mai di volare più in alto.
Quindici anni dopo il Borgo ecco che fine hanno fatto i protagonisti
di quella magica giornata:
Lasorsa: Vincerà tutto il possibile con il Cernusco, e si ritirerà
dalle competizioni nel 2010. Attualmente l’avvocato di Milano è il
tecnico della Nazionale Italiana. Sportivo modello vanta tra le sue
imprese giovanili una finale juniores al torneo di Wimledon . Sarà
anche timoniere della barca "Smoke" nelle fasi eliminatorie dell'America's Cup del 2015.
Sala Denis: Con suo fratello porterà Cernusco a vincere il campionato
del 2007, attualmente è responsabile del settore giovanile della
squadra. Titolare della linea aerea Salair è anche consigliere di
lega. Suo Fratello Kabir è il flanker dello Stade Francais e vanta
gia sette presenza in nazionale.
Sala Loris: Dopo la scudetto del 2007 verrà travolto dallo scandalo
Castoldi. Accusato di furto resterà in prigione 3 anni prima di
tornare nel mondo dello sport come preparatore atletico del Valencia.
Attualmente ha lasciato il mondo dello sport per dedicarsi alla sua
passione, il teatro, dove recita al fianco di Milla Jovovic in Sette
spose per sette fratelli
Francesco Mucci: Riesce per tutta la sua brillante carriera a vestire
sia il ruolo del rugbista sia quello della rockstar. Anche lui non si
muoverà piu da Cernusco dove la cittadinanze gli ha dedicato una
statua. Con la squadra Cernuschese vincerà lo storico scudetto del
2007 e verrà convocato in nazionale nello stesso anno. Vanta 39
presenze in azzurro con 12 mete all'attivo. Con gli alcolica
pubblicherà quattro album che gli varranno il disco di platino nel
2012. Tuttora single vanta una palmares da amatore di tutto rispetto,
ma il suo cuore è quello senza macchia di un rugbista purosangue.
1 Comments:
Ciccio questo e' il momento esatto in cui ho iniziato ad amarti, Non ho ancora smesso!
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