14.4.05
Cernusco - Velate

Cinquanta minuti giocati alla pari con la seconda in classifica votata alla serie B. Bel gioco, aggressività, determinazione e tecnica. Poi il tracollo. 31 a 5 il risultato finale della temuta trasferta a Velate con un Cernusco Rugby che nella prima mezz’ora addirittura domina e poi si spegne lentamente ma inesorabilmente sino a subire addirittura quattro mete nel finale di partita. Assenti capitan Lasorsa, Rescigno e l’intero pacchetto dei mediani, Marchetti corre ai ripari e rispolvera Campanale in regia. Boris al rientro in apertura è il capitano. La gara inizia bene per gli amaranto che, per nulla intimoriti dalla classifica degli avversari, si lanciano in avanti con precise trame offensive e difendono ogni pallone con una pressione che sorprende anche gli esperti brianzoli. Cinque minuti e il Cernusco passa con Bobo Brambilla che è abile a intrufolarsi tra le maglie avversarie dopo un calcio di punizione e a schiacciare la palla del vantaggio 0-5. Il Cernusco va vicino alla meta altre due volte ed è bravo a contenere la reazione del Velate che segna alla mezz’ora però con una bella azione di squadra. Campanale acquista sicurezza protetto da Vernhet e Benussi in veste di gorilla ma l’attacco si fa più sterile. La difesa intanto premia la caparbietà di Boris e compagni che livellano qualsiasi cosa bianco-blu si faccia loro davanti e la gara resta cosi in equilibrio. Nella ripesa il Cernusco dopo dieci minuti potrebbe passare in vantaggio, il Velate è falloso e resta addirittura in 14 ma proprio nel momento topico il Cernusco molla di colpo. La mischia a favore si trasforma in un calcio contro e il Velate riesce in dieci minuti a segnare due mete e a chiudere i conti con altre due segnature nel finale. Un peccato davvero, proprio come contro il Lecco. Coach Marchetti dovrà lavorare duro per poter contare ottanta minuti su una squadra apparsa a tratti superiore al Velate. Domenica c’è il Lainate. All’andata fu debacle, sarà bello vedere quanto durerà questa volta la voglia di un Cernusco da non perdere
Marcello Barisione


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